Guerra in Siria. E inutile sottolineare quanto il “break out” dei nuovi scontri avvenuti a Damasco possa avere acquisito già da subito un peso specifico quanto meno trattare con la massima attenzione.
Questo, il Consiglio di sicurezza dell’Onu lo sa benissimo,e già nel prossimo incontro di pace che si terrà a metà denominato Ginevra 2 si cercherà senza deroghe di raggiungere il definitivo accordo con l’esponente Siriano Assad che già a settembre ha accettato lo smantellamento con super visione da parte dell’Onu, di tutte le armi chimiche in suo possesso.

Nella prossima conferenza di Ginevra, appunto, come già sottolineato dal ministro degli esteri francese Laurent Fabius si cercherà di mettere al tavolo tutti gli protagonisti del conflitto che ha già portato a più di 100.000 vittime per potere metter la parola fine agli scontri.
Il nodo principale, ora rimane la posizione dei ribelli Siriani i quali, dopo aver saputo della futura presenza di Teheran e del Governo siriano alla conferenza , si sono dimostrati del tutto contrari ritenendo inaccettabile e senza alcun senso la presenza di questi ultimi.
La situazione è sicuramente lontana da risolversi nel miglior modo auspicabile. La guerra in Siria negli ultimi anni ha raggiunto livelli di pericolosità per gli equilibri mondiali troppo alti che, note le divergenze tra governo e “opposizione” difficilmente potrà giungere a termine con una mediazione, seppur decisiva come quella di Ginevra 2. Si aspetterà , inoltre, il “sopralluogo” da parte dell’Onu che avverrà (secondo previsione), a ridosso della conferenza, per quanto riguarda il controllo, la distruzione e certificazione della armi chimiche che da pochi mesi hanno fatto tremare il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, e non solo.

Alessandro Gregori
16 Ottobre 2013

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale

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