“VOLA SEMPRE BASSO RAGAZZO!” LA SUA ESPRESSIONE STORICA…
“GRAZIE DI TUTTO MISTER…TI VOGLIO BENE!” FABIO PETRUZZI RICORDA MAZZONE AL GIORNALE ATLASORBIS
Atlasorbis ha raggiunto al telefono Fabio PETRUZZI, lo storico difensore della ROMA e BRESCIA calcio quando in panchina sedeva mister Carlo MAZZONE che proprio oggi, all’età di 86 anni, ci ha lasciati. Inutile descrivere lo stato d’animo del mondo del calcio ma dello sport in generale, messaggio di cordoglio da ogni parte d’Italia, anche da tifoserie notoriamente “opposte”, Carletto MAZZONE ha saputo conquistare il cuore di tantissime persone e riuscito, con il suo carattere forte ma tanto protettivo, a formare e gestire calciatori campioni del calibro di Francesco TOTTI e Roberto BAGGIO così come tanti altri ancora.
Proprio Fabio PETRUZZI da lui allenato e formato, con il cuore affranto e raccolto nei pensieri, con la sua solita gentilezza, ha voluto rilasciare qualche ricordo al nostro giornale.
Fabio, oggi ci ha lasciato Carlo MAZZONE, avrai sicuramente tantissimi pensieri passati e tutti belli. In questo momento di dolore per il calcio e lo sport, cosa ti viene in mente e quali i ricordi del tuo rapporto con il mister?
“Oggi se ne andato l’ultimo pezzo della mia epoca, del mio calcio, il bel calcio dove ne ho fatto parte, dove ho avuto la fortuna di essere allenato da un grandissimo allenatore, molto spesso sottovalutato poiché allenava squadre per non retrocedere, era una persona unica, una persona meravigliosa, io prima di conoscerlo di persona lo vedevo sotto un diverso punto di vista, come il sergente di ferro, persona che ti metteva soggezione, poi ci siamo conosciuti e non nego che all’inizio sono stato “massacrato” perché voleva di più e questo mi ha spronato a fare meglio e lo ringrazio di cuore, avevo all’epoca io circa 23-24 anni, ancora ero un bambino sotto il profilo calcistico, non avevo ancora capito che per giocare a calcio occorre tanta mentalità, tanta voglia, tanta fame, cose che mi ha fatto tirare fuori Carletto Mazzone con il suo sprono, mi spronava sempre, anche perché io la vedevo in maniera diversa all’inizio, come se fosse contro di me, invece a distanza di anni e di tempo, quella severità e quelle “bastonate” poi sono diventati il mio punto di forza per arrivare a giocare negli anni successivi a grandi livelli. Il mister mi mancherà sicuramente tanto, così come mancherà a tutti noi, al calcio e alla vita, è stato uomo sincero e leale, non ti regalava niente, non ha mai regalato niente a nessuno, non esiste un posto, giocatore o una squadra dove è stato e allenato che non parla di lui con entusiasmo, questo è sintomo di grandezza dell’essere umano, è sempre stato uno schietto e sincero, se doveva mandarti “a quel paese” lo faceva senza pensarci troppo, così come se doveva dirti bravo, ma sempre di volare basso, ecco! Ricordo sempre questa espressione, questa sua frase storica, VOLA BASSO! Carletto è stato tanto, tutto, e non mai smesso di ringraziarlo e non smetterò mai di ringraziarlo e ancora oggi e in futuro continuerò a ringraziarlo. Ciao Carletto! Grazie di tutto! Ti voglio bene !
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Redazione rubrica “Pianeta Calcio”
..:: Atlasorbis – news quindicinale 20 agosto 2023