Quando era ancora di là da venire, la ventata di rivolte che rischiano di ridisegnare politicamente la sponda sud del Mediterraneo, un paese, il Marocco, aveva già intrapreso il cammino delle riforme. L’Istituto Italiano per l’Asia ed il Mediterraneo (ISIAMED) ha provato a fare il punto della situazione con una conferenza bilaterale alla quale hanno preso parte figure istituzionali di assoluto rilievo dei due paesi ed esperti del settore. Aperta dagli interventi di saluto del Presidente di Isiamed Gian Guido Folloni e dell’Ambasciatore del Regno del Marocco S.E. Hassan Abouyoub si è tenuta a Roma la conferenza: Il mondo arabo si confronta con le riforme. Il Marocco, un modello?”

La conferenza ha offerto l’opportunità di mettere a confronto due paesi partner che si affacciano su un mare, il Mediterraneo, che, come ha affermato il Presidente di Isiamed Folloni, è culla di cultura e di integrazione di costumi, sociali, politici e religiosi. Dal canto suo l’Ambasciatore in Italia del Regno del Marocco S.E. Hassan Abouyoub ha sottolineato l’impegno del Re Mohammed VI nel conferire al Marocco un ruolo di prestigio in seno al mondo arabo: “portatore di sentimenti di integrazione e fautore di una democrazia compiuta e ulteriormente incentivata dalle riforme in atto nel Regno”. “Incontri come questi – ha concluso l’Ambasciatore Abouyoub – sono importanti anche per superare pregiudizi che l’Occidente nutre verso il mondo arabo”. Alla cerimonia di presentazione hanno fatto seguito tavole rotonde tematiche.

Le tre tavole rotonde hanno trattato ampiamente i temi delle riforme con interventi di esponenti istituzionali del paese arabo e personalità italiane fra i quali l’ambasciatore Antonio Badini, Presidente dell’IDLO, che ha sottolineato il grande sforzo del Marocco per ampliare gli aspetti di sicurezza giuridica, prodromici allo sviluppo economico; un segnale di legalità ancor più importante perché arriva da un paese, come il Marocco, molto ascoltato nel mondo arabo.

Il Sottosegretario agli Affari Esteri l’onorevole Stefania Craxi ha analizzato le peculiarità della comunità marocchina formata in prevalenza da giovani ed adulti, che devono far fronte ad un tasso di disoccupazione superiore all’8%: “In tutto il mondo arabo sono circa ventidue milioni le persone in età lavorativa che spesso vedono la migrazione come l’unica strada per garantirsi un futuro”.

L’Onorevole Ugo Intini e la Senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, hanno evidenziato, il ruolo sempre crescente che i paesi rivieraschi del Mediterraneo possono avere in chiave di collaborazione con l’Unione Europea, anche, e non solo, nel disinnescare la bomba del fondamentalismo religioso.

Il Marocco vuole ritagliarsi anche un ruolo nello sviluppo energetico, attraverso la promozione della green economy: “contrariamente agli altri paesi del mondo arabo, il nostro paese non ha petrolio né gas ma vuole giocare un ruolo nello sviluppo delle energie sostenibili: l’eolico e il solare” – hanno spiegato alla platea i rappresentanti del paese arabo intervenuti insieme all’ambasciatore: l’On. Fathallah Oulaalou Sindaco della capitale Rabat, già Ministro delle Finanze, Mohammed Nabir Banabdallah segretario del partito del Progresso e del Socialismo e Sidi Salah Daha Direttore della Cooperazione Internazionale e Affari Economici – Agenzia del Sud.

La delegazione marocchina accompagnata dai vertici di isiamed e dell’Associazione di Amicizia Italia Marocco è stata ricevuta alla Camera dei Deputati dall’Onorevole Stefano Stefani, Presidente della Commissione Affari Esteri e in Campidoglio dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno.

di Massimo D’Anastasio

(vice Direttore Responsabile Atlasorbis)

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Redazione Nazionale

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