Codice RosaIl nemico di ogni genere di violenza è la solitudine, per questo motivo il dialogo è un aspetto fondamentale per la lotta al Femminicidio. Ormai da anni diversi ospedali di alcune regioni italiane hanno aderito al Codice Rosa, ovvero un percorso di accesso riservato a tutte le vittime di violenza.

La prima regione a dare spazio all’iniziativa è stata la Toscana, dal 2010 la Asl di Grosseto ha dedicato un’area a tutte le persone vittime di violenza quindi non solo alle donne ma anche ad anziani, bambini e uomini.

Una stanza rosa accoglie la persona bisognosa d’aiuto, un luogo dove sentirsi al sicuro in cui ognuno è protetto dalla privacy, all’interno verrà accolta da una task force formata da personale sanitario (ginecologi, psicologi, ostetriche, dottori e assistenti sociali) e dalle forze dell’ordine. Il codice rosa viene assegnato da un personale qualificato in grado di riconoscere gli abusi anche se non dichiarati apertamente, così che nella stanza rosa non entrino altri pazienti ma solo professionisti e forze dell’ordine in borghese. Inoltre, un altro aspetto importante è il comportamento che assume il personale: evitando di ripetere sempre le stesse domande e effettuando immediate cure oltre che sostegni psicologici.

Dopo i primi soccorsi c’è la possibilità di sporgere denuncia direttamente da un pc all’interno della stanza, abbattendo cosi i lunghi tempi giudiziari in quanto vengono immediatamente raccolte delle prove precise. Il rispetto della persona, dei tempi e dei suoi silenzi è la prima regola che deve osservare ciascun professionista.

Ogni donna è libera di scegliere il percorso da fare, senza alcune costrizioni anzi essendo consapevole che molte delle strutture mettono a disposizione una casa protetta convenzionata con la Asl per i casi d’impossibilità di rientro al domicilio. Informarsi e informare, perché questo è l’unico modo per far uscire dall’ombra chi ha subito una violenza, sapere che c’è qualcuno fuori da quel vortice che può tenderci la mano e salvarci.

Elisabetta Pacifici

01 Agosto 2013

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale

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