La sicurezza dei nostri concittadini e dei milioni di turisti provenienti da tutto il mondo costituisce, per molti versi, il bene primario che le Istituzioni regionali, unitamente agli organi di governo nazionale.Nonostante i dati statistici ci offrano un profilo senz’altro positivo e confortante dello stato di sicurezza del Lazio, soprattutto se paragonato agli indicatori di altre realtà europee, non v’è dubbio che alcuni gravi episodi criminosi, succedutisi negli ultimi mesi, abbiano destato nell’opinione pubblica comprensibili motivi di turbamento e di inquietudine. Una certa apprensione deriva, parallelamente, dall’accertata presenza di talune organizzazioni criminali mafiose, particolarmente radicate nelle zone del litorale romano e pontini, con una loro crescente propensione ad inquinare i più floridi settori di mercato dell’economia del Lazio.
Il monitoraggio continuativo in tutti i comuni del Lazio delle dinamiche della micro e macro criminalità utile per elaborare nuove strategie per fronteggiare le nuove e consolidate minacce della delinquenza, s’impongono, in tal senso, come uno dei compiti fondamentali dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la sicurezza e la legalità.
Costituito ai sensi dell’art.8 della legge regionale n.15 del 2001 presso la Presidenza della Giunta regionale, quale “organismo di supporto per le attività della Regione in relazione alle funzioni di programmazione e valutazione degli interventi regionali per sicurezza” e quale “organismo di concertazione sugli aspetti tecnici delle politiche regionali per la sicurezza tra le istituzioni e le parti sociali”, si avvale del contributo di autorevoli esperti altamente selezionati. In particolare, la sua composizione prevede la presenza di tre membri scelti dal Presidente della Giunta regionale tra soggetti di comprovata competenza professionale e scientifica nel campo sociale, della sicurezza e della prevenzione del crimine, di cui uno con funzioni di presidente; un membro designato dalla Sovrintendenza scolastica regionale per il Lazio; un rappresentante del comando regionale della Guardia di Finanza; un rappresentante della Polizia di Stato; il Prefetto o altro rappresentante dell’ufficio territoriale del Governo del capoluogo della Regione; un rappresentante delle associazioni regionali o nazionali maggiormente rappresentative che si occupano di legalità; un rappresentante delle associazioni più rappresentative del mondo dell’impresa; un rappresentante delle organizzazioni sindacali più rappresentative del settore. Alle riunioni può essere inviato un rappresentante della Direzione investigativa antimafia.
L’Osservatorio ha il compito di predisporre, con cadenza annuale, una mappa del territorio regionale che individui le zone maggiormente esposte a fenomeni di criminalità, anche con riferimento ai singoli comuni e alle singole circoscrizioni comunali, ed evidenzi in maniera analitica le diverse fattispecie criminose. Ad esso, è inoltre, attribuito l’onere di elaborare uno studio annuale dei dati e delle tendenze relative alle diverse fattispecie criminose e di monitorare la validità e l’incidenza degli interventi finanziati dalla Regione Lazio per la sicurezza urbana e la lotta alla criminalità. L’Osservatorio promuove, da ultimo, la sottoscrizione di protocolli d’intesa, tra la Regione ed i8 soggetti pubblici competenti, per favorire la fruizione sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, in modo da poterne garantire il rapido riutilizzo a beneficio dei comuni e delle cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti presenti sul territorio e collabora fattivamente con l’Agenzia Regionale per i Beni Confiscati nel Lazio (ABECOL).
Ad assumere la presidenza dell’Osservatorio è stato chiamato dal Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e dall’Assessore alle Politiche per la Sicurezza Giuseppe Cangemi, Rosario Vitarelli, un tecnico con un lungo passato di dirigente di Polizia, negli ultimi anni ai vertici della Divisione Anticrimine della Questura di Roma, laddove ha acquisito numerosi riconoscimenti per l’impegno profuso nella lotta alla criminalità organizzata. Sotto la sua guida, l’importante organismo regionale potrà adempiere in forma più dinamica alle sue responsabilità istituzionali, a salvaguardia dei cittadini ed al servizio delle Istituzioni.

On.le Giuseppe Emanuele Cangemi
Assessore Enti locali e sicurezza
Regione lazio

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale

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