Prof. Massimo Martelli

Il “PROF.” per dodici anni in difesa del Forlanini, raccolte 110 mila firme!

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Abbiamo intervistato il “Mago del bisturi” definito il “PROF” per la sua abilità e maestria nella chirurgia toracia, stiamo parlando del Prof. Massimo Martelli, pneumologo, già primario di Chirurgia toracica del Forlanini di Roma di cui è stato anche Commissario straordinario, già membro del Consiglio Superiore di Sanità, che oltre ad essere medico stimato sia dai colleghi che dai pazienti, sta da molti anni, affrontando una battaglia mediatica per la riapertura del noto nosocomio Forlanini, una delle eccellenze romane sanitarie.

Professor Martelli conosciamo ormai un po’ tutti la diatriba nata con il Forlanini di cui lei era autorevole primario; può dirci la situazione attuale sia in termini di iniziative per la sua riapertura sia se a livello politico si è mosso qualcosa?

Sono dodici anni che sto difendendo il Forlanini… nel 2008 i miei pazienti hanno raccolto ben 50.000 firme che sono state consegnate in copia al sindaco di Roma Veltroni. Sono riuscito a ritardare la chiusura del Forlanini che doveva essere il 31.10.2008. Poi ci ha pensato la Polverini a volerlo accoltellare ed infine Zingaretti che ne ha constatato il decesso.

A marzo di quest’anno con una mia petizione per la riapertura del Forlanini ho preso più di 110 mila firme. Ma dietro il Forlanini c’è qualcosa di cui sono all’oscuro…forlanini

E’ stato dimostrato che il covid-19 causa una polmonite interstiziale e che la stessa è causa di embolie polmonari che costituiscono nella maggioranza dei casi la causa della morte.  Professore in qualità di specialista ed esperto pneumologo chirurgo, potrebbe spiegarci se questa è una scoperta oppure è una conseguenza che qualsiasi medico sarebbe stato in grado di comprendere, ovvero l’addensamento del flusso sanguigno provocato dalla polmonite grave causa l’ostruzione e quindi il sangue perde la sua fluidità causando l’embolia?

Assolutamente non dipende da una coagulazione intravasale ma da tutte e due le complicanze che si sommano.. la polmonite interstiziale e la conseguente coagulazione intravasale…covid (determinata proprio dalla infiammazione a livello polmonare).

Secondo Lei, era necessario un lockdown così rigido e con una durata di quasi 2 mesi  ?                

Non avendo trovato una terapia mirata la chiusura di tutto è quello che ci voleva… i contagi sono diminuiti solo per questo. Avendo però visto quello che succedeva in Cina, oltre a dichiarare lo stato di emergenza per sei mesi il 31.1.2020, la decisione di chiudere tutto doveva essere presa in pari data e non il 9 marzo. Si è data in questi 40 giorni la possibilità al virus di diffondersi.

Redazione Atlasorbis

01/05/2020

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Di Atlasorbis

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