Senato vota legge contro la violenza domestica sulle donneFinalmente, da neanche un mese anche il Senato ha approvato all’unanimità la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione della violenza sulle donne e contro la violenza domestica. L’aula intera, prima di votare, ha scelto di fare un minuto di silenzio per ricordare tutte le donne che hanno subito violenza fisica e psicologica.

La Convenzione di Istanbul è stata la prima rettifica approvata dalla nuova legislatura, essa è uno strumento giuridico che ha lo scopo di contrastare e prevenire ogni tipo di violenza contro le donne e proteggere chi ha subito violenza.

Con la Convenzione si vuole in prima fase raggiungere l’uguaglianza di genere in quanto questo è l’unico modo per estirpare la violenza dalla radice.

Ogni tipo di violenza contro le donne è frutto di una disuguaglianza tra i sessi che sfocia in oppressione dell’altro.

Molti sono stati, e sono ancora oggi, i delitti commessi per il cosiddetto “onore” e troppe sono le violenze che le donne subiscono da parte degli uomini della propria famiglia.

Il Femminicidio per molti anni è stato un tabù e molto spesso una vergogna, ora è arrivato il momento di parlarne, di aiutare tutte quelle donne che non trovano il modo di uscire da vortici neri di dolore ai quali si sentono impigliate.

Partire dalla scuola e dall’università, educare all’amore e al rispetto verso il prossimo, vivere nell’uguaglianza, è con questi principi fondamentali che qualsiasi bambino o ragazzo dovrebbe crescere.

Un aspetto importante della Convenzione è quello di aver riconosciuto ufficialmente la necessità di azioni concrete, sia a livello nazionale che internazionale, in modo da finanziare le azioni per la prevenzione e il contrasto della violenza.

Un grande passo fatto grazie alla Convenzione di Istanbul è stato quello di riconoscere la violenza contro le donne come la violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro il genere femminile solo perché tale. Una legge che ha come scopo fondamentale il diritto di tutte le donne di vivere libere dalla violenza, sia nella vita pubblica che in quella privata, condannando ogni tipo di discriminazione.

Tra i punti trattati dalla Convenzione anche quello dell’uso del corpo femminile da parte dei media, che porta involontariamente a forme di violenza in quanto istiga alla disuguaglianza e incentiva gli stereotipi di genere. Ora che la Convenzione in Italia è diventata Legge ci sembra di essere vicini ad una realtà quasi normale, ma perché diventi una concreta realtà altri cinque Stati devono firmare, per non lasciare tutti i buoni propositi solo parole nere su carta.

Un grande passo è stato fatto per sperare di creare un mondo libero dalla violenza contro le donne.

Elisabetta Pacifici

16/07/2013

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale

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