Presenti gli Ambasciatori di Albania e del Kossovo. Si è svolta nella giornata del 28 gennaio us., nella prestigiosa Sala del Carroccio all’interno del Campidoglio, con il patrocinio di Roma Capitale, una coinvolgente manifestazione culturale con l’intervento di oratori particolarmente esperti sulla storiografia balcanica. L’evento, intitolato “Italia e Albania: due storie vicine”, organizzato dall’Ambasciata della Repubblica d’Albania, ha destato l’interesse di un pubblico assai motivato ad allargare il proprio bagaglio culturale su un tema internazionale sempre d’attualità, come quello relativo al “Paese delle Aquile”. Fra i circa 120 presenti (per un’aula pronta a contenerne 70!) si distinguevano giornalisti, ambasciatori, magistrati, sindaci, dirigenti della Pubblica Amministrazione, professionisti e imprenditori; alcuni venivano direttamente dalla Calabria, altri erano di origine albanese o arberesh. Ben sette erano le associazioni che a vario titolo hanno dato il supporto alla manifestazione, che in definitiva si può archiviare e qualificare come riuscitissima. Dopo i saluti di rito, si sono succeduti vari oratori, tutti professori universitari, il primo dei quali, Francesco Guida, ha trattato il tema dei rapporti fra il movimento garibaldino italiano e l’Albania. Francesco Caccamo si è soffermato sulla figura eroica dell’italo-albanese Terenzio Tocci, peraltro presa in considerazione da tutti gli altri relatori, così come dal giornalista Borshi, che su di lui ha mostrato un personale documentario. Di seguito sono intervenuti Francesco Altimari, con una disamina dei vari personaggi arbereshe protagonisti di due risorgimenti, e Luca Micheletta, che ha illustrato la questione nazionale albanese dal 1912 ad oggi. Hanno concluso l’on. Valentina Grippo, Presidente della 12° Commissione del Comune di Roma (rapporti internazionali, moda, turismo) con un saluto all’assemblea e un richiamo all’amicizia con l’Ambasciatore albanese prof. Neritan Ceka, nell’ottica di un deciso sviluppo dei rapporti tra i nostri Paesi, e lo stesso Ceka, che ha sottolineato l’importanza dell’evento e dei temi trattati, particolarmente del grando apporto dato alla causa indipendentistica albanese da tanti arberesh; tra loro spicca la figura di Terenzio Tocci, che sacrificò la vita per due patrie e che ha operato con pensiero ed azione, come insegnò Mazzini.

dott. Terenzio D’Alena

1/2/2015

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale

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