Le due ragazze italiane rapite, volontarie per la comunità Horryaty,sarebbero secondo alcune fonti state catturate, ormai dal 31 luglio, da alcuni gruppi criminali che operano direttamente con i fondamentalisti Islamici.

Ci sarebbero stati dei passaggi di “consegna” tra i diversi gruppi operanti, il tutto, per un puro scambio di denaro. Sono infatti gli attuali rapitori ad aver richiesto in questi ultimi giorni un riscatto pari ad un milione di euro per il loro rilascio. Quindi, che Greta e Vanessa siano state già vendute in cambio di favori, armi o denaro non è affatto da escludere al momento. La località nella quale sono state catturate è controllata direttamente dagli Isis, gruppo fondamentalista Islamico con a capo Abu Bakr Al-Baghdadi, seguito da altri movimenti minori di ideologia Islamica, controllati da Abu Bakr Al-Baghdadi stesso in quanto “conquistatore” della regione del rapimento.

Ma ad oggi assieme agli Isis sembrerebbero aver preso parte al controllo dei rapimenti in Siria anche gruppi autonomi col solo interesse per il denaro. Gli esponenti più conosciuti della Jihad contro il regime spiccano soprattutto gli Ahrar Sham, conosciuti anche come “Uomini liberi della Siria”.

La situazione risulta certamente delicata, ma la Farnesina come i relativi servizi di Intelligence stanno lavorando costantemente giorno e notte per poter riportare a casa le due ragazze il prima possibile.

Alessandro Gregori

01/9/2014

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale

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