Violenza sulle donneFemminicidio, è questa la prima causa di morte per le donne italiane tra i 16 e 44 anni. Una donna ogni due giorni viene uccisa dal marito, dall’ex fidanzato o da un uomo che fa parte della sua cerchia affettiva. Il Femminicidio è la violenza sulle donne in quanto donne, una pratica che va avanti da secoli nonostante i mutamenti sociali, le varie leggi approvate in questi ultimi anni per contrastare ogni violenza di genere e i diritti acquisiti dalle donne.

Questo fenomeno con il passare del tempo ha cambiato diversi nomi ma le sue caratteristiche principali sono rimaste le stesse: una vera azione oppressiva verso il genere femminile correlata da stereotipi che ne mascherano l’importanza e falsificano gli effetti. Basta dare un’occhiata alle varie pagine di cronaca per comprendere quanto è diffusa la violenza contro le donne.

Storie di maltrattamenti ripetuti, violenza fisica e psicologica; questi i fatti che continuano ad avvenire anche in paesi sviluppati come l’Italia. Molti bambini hanno assistito alla violenza sulle loro madri, un ciclo infinito che tende a generare atti di violenza continui e si chiude su se stesso. La denuncia, che viene naturale fare per altri generi di violenza, non viene fatta quasi mai dalle vittime di femminicidio in quanto hanno difficoltà ad ammettere e riconoscere il reato.

Non sempre la violenze è estrema e non riguarda solo le fasce sociali considerate basse: è un fenomeno trasversale che può riguardare tutte e in diversi modi. Allo stesso tempo non esiste un particolare tipo di abuser, può essere un uomo come tanti e non per forza estraneo.

Dopo quest’analisi è giusto dire che la maggior parte degli esseri umani sogna un mondo giusto dove la violenza sia annullata, dove la cultura elimini la forza e in cui nessun uomo usi violenza contro qualsiasi donna.

Elisabetta Pacifici

16 Aprile 2013

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale

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