Spari a Palazzo Chigi
L’episodio accaduto ieri davanti a Palazzo Chigi costituisce l’epilogo di una esasperazione sociale che attanaglia la nostra nazione da oltre un anno. Tale grave fatto non può essere sminuito e sottovalutato come “caso isolato” ma deve essere analizzato nella sua giusta dimensione. Una situazione devastante di disagio che colpisce ormai un’ampia fascia del tessuto sociale in cui versano sempre più persone che hanno “gridato” la loro disperazione, la loro impotenza di fronte ad una politica disattenta e scollata dalla realtà.
La gente è umiliata e vessata e non sa più come sopravvivere ed è passata dalle urla di piazza ad atti di autolesionismo come avvenuto lo scorso agosto, quando, davanti a Piazza Montecitorio, un disoccupato si è ucciso arso vivo cospargendosi di benzina. La colpa è della crisi…! Questa frase echeggia sovente nei salotti dei talk show, sui giornali e nei bar; I commenti della gente si ripetono attribuendo le responsabilità ai problemi familiari, alla disattenzione di chi non aiutato o non ha avvisato dello stato d’animo in cui versavano I c.d. disperati, anzi dissennati, che all’improvviso diventano da padri di famiglia modello a “spietati e brutali “attentatori senza scrupoli”!
A farne le spese? Sono sempre I soliti paladini della giustizia, servitori dello Stato, che con abnegazione e senso del dovere, sono sempre in prima linea, pronti a sacrificare la loro vita! Sulla scorta di queste riflessioni con la speranza che i due carabinieri si riprendano presto, auspichiamo che si possa quanto prima risanare e ricomporre quell’equilibrio naturale, tipico di un Paese democratico civile e pacifico!
Fabrizio Locurcio