Introduzione

Negli ultimi anni si parla sempre di più di Web-tv ma quanti di noi sanno che cosa sia veramente una web tv? Lo sapevate che oggi quasi tutte le aziende, le associazioni, le attività commerciali o professionali possono, tecnologicamente, dotarsi in una loro web tv per aumentare il livello di comunicazione?

Rimangono le problematiche e gli aspetti organizzativi, legali e logistici che hanno il loro peso ma in sintesi la “barriera” tecnologica e dunque di costi altissimi che una volta c’era per gestire e distribuire anche in diretta contenuti multimediali non c’e’ più! Festeggiamo!

Potremmo avere canali tv a livello di comune, di quartiere o di condominio. Le scuole potrebbero avere il loro canale e trasmettere tutte le recite e le manifestazioni corali con beneficio di tutte le famiglie degli alunni. Le istituzioni religiose potrebbero mandare in diretta i loro riti per coloro che hanno problemi a parteciparvi direttamente.

Ma vediamo con ordine come muovere i primi passi e quali sono gli errori da evitare.

I vari tipi

La prima cosa da fare è quella di capire se vogliamo fare delle trasmissioni amatoriali o professionali. Nel primo caso potrebbe risultare vincente aprire un canale web-tv piuttosto che un’ intera web tv. Il vantaggio del canale web-tv è quello che possiamo localizzarlo direttamente all’interno di un social network o comunque di una comunità di potenziali fruitori: il caso più noto è quello dell’offerta gratuita di Youtube ma non è il solo e ci sono valide alternative per chi ha specifiche esigenze.

Se invece per noi la web-tv è anche un canale di comunicazione verso l’esterno (clienti, partner, fornitori ed altri) allora, magari, vogliamo selezionare tenere in conto di più soluzioni meno ovvie che ci permettono di legare ai video il nostro brand e di costruire complessi palinsesti magari intervallati o con la sovrapposizione di spot pubblicitari dai quali poter ricavare quanto necessario per produrre e gestire i contenuti.

I primi passi

Per muovere i primi passi si consiglia di selezionare attentamente la piattaforma e la soluzione tecnica correlata perché questa può condizionare pesantemente i tempi, la qualità e le competenze richieste al gruppo di lavoro. Non possiamo dare una ricetta buona per tutti ma sicuramente questo passo di scegliere la soluzione tecnica va fatto con la massima cura. Se ci consentite una metafora è come scegliere il mezzo con cui percorrere la strada: la bicicletta sarà economica ma ha dei limiti oggettivi rispetto alla moto che dà molta flessibilità, mentre l’automobile soprattutto se potente può farci raggiungere velocità significative con molto confort e più passeggeri.

Se il progetto è amatoriale e avete molto tempo libero e passione potete provare a cimentarvi da soli nel settore. In rete vi sono molte guide che spiegano come e perché ma siccome è anche facile perdersi qui vi diamo i preziosi bandoli delle matasse costituiti nelle parole chiavi seguenti che messe su google vi apriranno nuovi mondi sconosciuti spesso inesplorati: ustream, qik, livestream, jwplayer, rd5, ecc…

Ormai in rete c’e’ talmente tanto che se è vero che c’e’ tutto quello che serve sapere è vero pure che il tempo è denaro e proprio per l’abbondanza dei contenuti, spesso non aggiornati e di cattiva fattura, è facilissimo perdere una giornata intera a cercare “ago nel pagliaio” o peggio a collezionare agi arrugginiti inservibili che si rompono al primo uso!

Se il progetto è professionale e legato alla vostra attività primaria, per un primo orientamento potete contattarci scrivendoci un’ email in cui riassumente per sommi capi il progetto e senza impegno e vi sapremo dire se basta una bici o serve una moto o addirittura un’automobile. Poi per capire quale modello adottare servirà fare un’analisi di maggior dettaglio che sicuramente potrete fare con degli esperti della vostra zona di cui avete già fiducia e magari, nel dubbio, riservandoci la richiesta di una “second opinion”. Se sentite puzza di bruciato o avete l’impressione che i costi siano eccessivi e comunque superano i 3.000 euro, chiamateci e vi sapremo dire. Ma la maggior parte degli esperti, soprattutto se ingegneri del settore dell’informazione iscritti all’albo nel terzo settore hanno una notevole competenza e sono sottoposti ad un codice deontologico che evita a priori molte di queste fattispecie. Chiedete gli studi fatti e l’inscrizione all’albo che questa è già una prima garanzia cosi come quando andate dal dentista e vi preoccupate che sia laureato in medicina e sia iscritto all’ordine (non l’hanno radiato per cattive condotte). Sul sito dei rispettivi ordini potete verificare l’effettività della dichiarazione.

La realtà

Fare un canale o una web tv vista almeno da un centinaio di persone implica uno sforzo organizzativo significativo e se non adottate soluzioni tecniche particolari aspettatevi che il tutto si “pianti” o si “blocchi” alla connessione del 51 esimo spettatore contemporaneo della vostra trasmissione in tempo reale. Ovviamente se quello che chiamate “web tv” invero è una collezione di video on demand che gli utenti possono selezionare e vedere con calma quando gli fa piacere il discorso è diverso e la domanda può distribuirsi nel tempo senza generare un carico prestazionale significativo. Ma è pur vero che questo comportamento può essere molto insidioso: proprio quando eravate convinti che tutto funzionava perfettamente preparate con ampio sforzo comunicativo il vostro primo evento in diretta e nel momento di massimo ascolto la web tv crolla e nessuno vede nulla! Un colpo veramente a tradimento ma che è probabile soprattutto se non dimensionate adeguatamente la piattaforma e la soluzione tecnica all’inizio.

Facendo un’altra metafora è come se costruite una casa e un solaio in economia perché non avete soldi a sufficienza ma comunque volete un tetto sulla testa e iniziate a frequentarla soli o con pochi amici. Dopo un po’ di tempo, vedendo che il pavimento “regge” decidete di fare una grande festa di inaugurazione invitando tutti i vicini e i familiari e durante il momento più vivace della festa, quando tutti ballano, il solaio crolla con danni di immagine (nel caso della web tv) o fisici notevoli e gravissimi (nel caso del solaio).

Per questo la legge a tutela dei cittadini impone la progettazione delle case come attività esclusiva dei professionisti abilitati e tocca pagar l’ingegnere o il geometra o l’architetto per fare la variazione o la nuova edificazione.

Nel mondo delle web tv non c’e’ ancora la stessa sensibilità perché i rischi sono minori ma se ci mettete molto della vostra credibilità o del brand della vostra organizzazione ricordatevi la metafora suddetta.

Un’altra realtà da tener in conto è quella della sicurezza degli accessi alla programmazione della web tv.

Su questo terreno si rischia molto ed è importante stare ben attenti perché si evitano cosi delle gaffe micidiali se non addirittura delle gravi sanzioni penali. Facciamo un caso per capire.

La locale parrocchia o scuola ha deciso di aprire una sua web tv per la trasmissione dei suoi riti religiosi o delle sue attività ludiche e ha trovato il “praticone” del caso che si è offerto a far tutto gratis che tanto è la sua passione: spesso è un papà o un fedele che ha già al suo attivo una discreta produzione di DVD di tutte le sue vacanze od avventure. Agli occhi di tutti appare come la persona giusta al posto giusto: un vero miracolo e per giunta gratis!

Ora capita che tale “praticone” esperto di video e di telecamere mosso da uno spirito generoso e di condivisione cede la password e le credenziali al collega che vuol caricare direttamente un video e cosi via con estrema leggerezza. Ad un certo punto durante la trasmissione della messa o della festa della scuola in un momento di massimo ascolto di tutte le famiglie che orbitano intorno alla comunità parte all’improvviso un video dai contenuti vietati oppure, peggio, diffamatori rispetto ad un membro della comunità locale. PA-TA-TRAK. E a quel punto quando i buoi ormai sono scappati dalla stalla non ha molto senso proteggerle.

Ovviamente quello appena esposto era giusto uno dei tanti casi o dei tanti scivoloni in cui si può incorrere e pertanto se fate le cose un minimo seriamente (cioè mirate a rivolgervi ad una cerchia maggiore di quella familiare o dei vostri più stretti amici) abbiate una cura particolare agli aspetti di sicurezza e legali. Se volete un “indice” delle problematiche contattateci e grazie ai nostri avvocati vi sapremo dire quali tipi di misure prendere in modo preventivo per almeno pararvi e proteggervi rispetto ai rischi delle sanzioni penali ed amministrative.

Conclusione

In sintesi non vi scoraggiate dai potenziali problemi e gioite delle nuove opportunità tecnologiche; provate, sperimentate e sognate.

Ma quando le cose iniziano a prender forma seriamente ed avete imboccato la strada giusta (il 90% delle web tv muore dopo pochi mesi) fermatevi, riflettete, rivolgetevi a dei professionisti sia tecnici sia legali, pianificate lo sviluppo, affrontate di petto le tematiche delle prestazioni e della sicurezza e poi ripartite a razzo!

A cura del Prof. Ing. Francesco Marinuzzi –

Marinuzzi & Associates – www.marinuzzi.it – francesco@marinuzzi.it

Tel 06 45 22 1827 1

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale

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