Donne in carriera : come coniugare lavoro famiglia?

Ce lo spiega il Direttore del Centro Clinico della Polizia di Stato.

Dott.ssa Paola FORMILLI ci può dire cosa l’ha spinta ad entrare in Polizia?

Quello che nei primi anni 80, sembrò a noi giovani medici di quella generazione, una opportunità di lavoro, divenne poi un impegno consapevole, volto alla tutela della salute degli operatori di polizia.

Io ed i miei colleghi ci rendevamo sempre più conto di quanto fosse importante la nostra presenza attiva, accanto a chi, dovendo tutelare la sicurezza dei cittadini, aveva bisogno di operare nelle migliori condizioni fisiche e psichiche, riducendo al minimo i rischi lavorativi.

Qual è per Lei il ruolo della donna in riferimento al trinomio casa, famiglia e lavoro?

E’ una posizione, che, non è assolutamente facile. Dividere il proprio tempo tra gli impegni lavorativi, istituzionali ed affettivi è molto oneroso.

Credo che noi donne se vogliamo ( e possiamo farlo) sottolineare la nostra presenza nel mondo del lavoro, con la nostra capacità intellettuale supportata con creatività tutta femminile, dobbiamo chiedere a viva voce l’impegno delle istituzioni, perché ci aiutino a non avvertire tra il lavoro e la casa il senso di una dolorosa spaccatura, ma la possibilità di esprimerci totalmente e con minore affanno, come donne e come lavoratrici.

Dott.ssa, l’ 8 marzo si festeggia la festa della donna; come vede questo evento in riferimento a ad una società apparentemente basata sulle pari opportunità?

Sottolineerei l’avverbio “apparentemente”, perché in effetti siamo lontani dal possedere le medesime opportunità. Basti pensare che molte di noi arrivano ai vertici avendo però rinunciato ad essere madri.

I primi movimenti femministi nel nostro paese, tendevano provocatoriamente, in nome della parità, a voler annullare le differenze tra i sessi. Credo che, oggi, abbiamo invece bisogno di sottolineare questa differenza, avendo però capito che per sentire la nostra voce, non occorre imitare i modelli maschili, ma risaltare quella femminilità in virtù della quale, l’eclettismo, la creatività, l’intuizione, siano armi preziose al servizio del paese.

Festa della donna, dunque, proprio perché felicemente e, mi consenta, fortunatamente diversa dall’uomo.

Nicola Zichella

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale

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