Il sistema pensionistico del personale della Polizia di Stato

Le forme di pensione previste per il personale della Polizia di Stato sono raggruppabili in cinque categorie:   vecchiaia – anzianità contributiva – privilegiata – inidoneità assoluta – reversibilità

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Per i lavoratori appartenenti al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, l’articolo 24, comma 18, decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 ha previsto l’adozione di un regolamento di armonizzazione allo scopo di assicurare un processo di incremento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento.

Poiché tale regolamento ad oggi non è stato emanato, per detto personale continuano ad applicarsi i requisiti pensionistici individuati dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 165 emanato in attuazione della specifica delega prevista dall’articolo 2, comma 23, legge 8 agosto 1995, n. 335.

Le forme di pensione previste per il personale della Polizia di Stato sono raggruppabili in cinque categorie:   vecchiaia anzianità contributivaprivilegiata inidoneità assoluta reversibilità ai superstiti del lavoratore deceduto in servizio.

Le ultime tre tipologie meritano un approfondimento a parte.   

  • Pensione di vecchiaia: 

I limiti di età ordinamentali per il pensionamento degli appartenenti alla Polizia di Stato variano a seconda del ruolo di appartenenza:

  • Qualifiche da Agente a Primo Dirigente – 60 anni
  • Dirigente Superiore – 63 anni
  • Dirigente Generale – 65 anni

Questi sono i limiti ordinamentali che, una volta raggiunti, determinano il termine del servizio se sono stati maturati i requisiti per la pensione anticipata e la relativa finestra di decorrenza. È necessario aver raggiunto almeno 20 anni di contributi. 

  • Pensione anticipata: 

È possibile accedere al pensionamento anticipato, a domanda,  con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica o con 58 anni d’età e 35 di contributi

La pensione decorre 12 mesi dopo il raggiungimento dei requisiti anagrafici e contributivi (58 +35).

Se si hanno 41 anni di contributi, la decorrenza della pensione si allunga a 15 mesi dopo il raggiungimento del requisito.

A partire dal 2025, sono stati introdotti nuovi coefficienti di trasformazione che possono ridurre l’importo della pensione per coloro che sono nel sistema contributivo o misto dopo il 1995.

Con decreto ministeriale sono stati fissati i nuovi requisiti per il pensionamento nel biennio 2025-2026, e per la terza volta consecutiva non ci saranno adeguamenti dei requisiti anagrafici per il conseguimento della pensione di vecchiaia.

E’ stata respinta la possibilità di fare richiesta di permanenza in servizio fino a 70 anni.

Sono molti  gli operatori di polizia che usciranno dal servizio nei prossimi anni, sono previsti infatti circa 40.000 pensionamenti entro il 2030, anche se sono state date rassicurazioni  sul fatto che non ci sarà un taglio del 25% al turn-over del personale.

Dott. Giuseppe Genovese

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Per la redazione nazionale rubrica “Informazione
..:: Atlasorbis – news quindicinale 1 ottobre 2025

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