Chi vuole tuffarsi nel mondo sportivo delle armi, deve obbligatoriamente scontrarsi con una burocrazia sempre più monopolizzata da parte dei poligoni del Tiro a Segno Nazionale.
Il cittadino privato, oggi non ha scelta! Deve necessariamente recarsi presso un T.S.N., affrontare costi a volte esagerati, per ricevere in cambio un corso d’approccio al tiro, conseguendo la prova a fuoco e per poi in ultimo, ottenere il certificato d’idoneità all’uso e maneggio delle armi.
Un requisito obbligatorio per richiedere la licenza di porto di fucile ed iniziare le attività che più gli piacciono, sia con le armi corte e sia con quelle lunghe. Questa licenza, detta da molti per “uso sportivo”, dà la possibilità al possessore di acquistare armi.
Ma questo è un tema, molto ampio e per molti sconosciuto che affronterò nel prossimo articolo dando, delle linee dettagliate a chi volesse entrare a far parte nel mondo sportivo con le armi da fuoco. Oggi possiamo dire che nel mondo dei poligoni, qualcosa sta cambiando! Lo scorso 16 gennaio, la commissione affari costituzionali del Senato si è occupata della questione poligoni privati nell’ambito delle “Misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordino normativo”.
In particolare mi è piaciuta molto e spero vi piaccia anche a voi, l’iniziativa della senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, la quale con l’emendamento 35.0.3., consentirebbe a tutti i campi di tiro che si trovano sul territorio nazionale a rilasciare certificati d’idoneità all’uso e maneggio delle armi. Iniziativa sposata appieno dalla commissione.
Questo è un piccolo passo per porre fine alla parola monopolio e consentire un domani, a tutti gli appassionati del tiro, a poter scegliersi il poligono più vicino alla propria abitazione, affrontando di conseguenza, minor costi di spostamento e spese più ragionevoli per ottenere il ben ambito certificato. La strada è ancora lunga da percorrere ma si è su quella giusta!
Vincenzo Grisorio
Roma 16 Febbraio 2014