Atlasorbis (atlante del mondo) deve evolvere e modificarsi in ragione delle vostre richieste, dei vostri bisogni di comunicare in modo simultaneo ed immediato, in cui adesso sarà possibile interagire lasciando il vs commento, che sarà per noi sempre costruttivo ed efficace.

All’interno troverete sia la rivista che esce in formato cartaceo, in versione telematica sfogliabile, sia la web tv che testimonierà tutti i nostri eventi, seminari, convegni nonchè l’informazione aggiornata di quanto siamo in grado di offrirvi. Con un portale multimediale abbiamo la contestuale e interazione di più mezzi di comunicazione in uno stesso supporto o contesto informativo.

Il termine multimedialità o multimediale, diffuso tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, deriva al latino medium = “mezzo”, qui inteso come mezzo di comunicazione e si può grossolanamente tradurre in “con molti mezzi”.

I media considerati nella loro evoluzione storica possono essere concepiti come un “processo continuo”, nel quale le nuove tecnologie diventano “ambienti di riproduzione” per le tecnologie più vecchie. La multimedialità può allora essere descritta come un sistema continuo composto di tecnologie di tipo informatico e telematico, di reti di distribuzione, prodotti off line, che riutilizzano i vecchi media digitalizzandoli.

Formare nella multimedialità: si fa riferimento alla formazione a distanza, oggi definita anche “on line education”. La multimedialità diviene “ambiente di apprendimento”, il docente un “facilitatore”. Formare sulla multimedialità: individua la multimedialità come oggetto di riflessione, per promuovere nei soggetti in formazione atteggiamenti corretti e consapevolezza critica, intesa come risultato di un percorso personale che prevede “attività di lettura critica” della multimedialità e “attività di analisi critica” del suo consumo.

La presenza dei nuovi media, delle tecnologie cognitive, è una sfida già in atto all’interno della scuola italiana, se non in tutta, almeno in alcuni settori e in certe realtà specifiche: nella scuola media superiore, ad esempio, o all’interno dei circuiti, da tempo collaudati e consolidati, dei Centri Risorse e di Documentazione educativa, che dialogano e collaborano fattivamente con la scuola ormai da alcuni anni.
Le innovazioni della tecnologia non sono un elemento di novità assoluta nella connettività, nell’interattività, nell’ipertestualità. L’intelligenza connettiva o collettiva potrebbe essere la naturale conseguenza di alcune pratiche di utilizzo della Rete (quelle che si fondano sulla condivisione e cooperazione di diversi utenti fisicamente separati nel tempo e nello spazio) e della rapida evoluzione delle conoscenze che essa permette: attraverso queste pratiche comunicative e collaborative le intelligenze individuali possono trovare un punto di incontro in cui integrare competenze e soggettività diverse ma reciprocamente utili e complementari, facendo emergere, nel loro mutuo riconoscimento e nel loro interagire, un’intelligenza distribuita di tipo diverso, un cervello collettivo.

Quando tecnologia e comunicazione raggiungono ognuno di noi, allora si potrà parlare di vero progresso. Atlasorbis dal nulla, oggi, puntando sulla qualità e la cultura, è riuscito a superare ogni frontiera. Dal Cremlino alla Casa Bianca, da Palazzo Chigi all’Unione Europea, la nostra rivista e i contenuti di alto spessore, hanno garantito un’informazione incontaminata e priva di circonlocuzioni offensive. Ne sono testimonianza tangibile sia la presenza del Comitato scientifico denominato dei Saggi, che ad ogni numero, vede autorevolissime personalità del mondo della cultura, dell’informazione, delle Forze dell’Ordine, sia la presenza del Maestro e amico Dr. Gino Falleri Vice Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Roma, che presiede egregiamente il Comitato dei Saggi e soprattutto che ha creduto in noi fin dall’inizio di questo progetto.

Dott. Fabrizio Locurcio

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale

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