Quando le nostre vite si incontrano anche solo per un istante con quelle di altre persone, diventa importante considerare l’altro come un essere diverso da noi, ma allo stesso tempo grazie ad alcune sfumature o tratti caratteriali, anche uguale al nostro essere ed al nostro vivere quotidiano.Partendo da questa considerazione, i servizi sociali che assistono e accompagnano le persone che necessitano di aiuto psicologico, hanno una naturale propensione nell’osservare chi si ha di fronte, come un essere speciale ed unico,diverso e uguale ad altri.Non solo quindi il caso da aiutare, il paziente oggetto della prestazione riabilitativa, ma il caso incontrato nella sua realtà singola, individuale ed irripetibile.Come dice Heidegger la tecnica non pensa: essa è necessaria per lavorare con metodo,per evitare facili approssimazioni senza farsi travolgere da una genericità confusiva, ma alla condizione che essa si accompagni alla creazione “di un’atmosfera psicologica e umana che consenta alla persona di sentire intorno a sè non fredde applicazioni tecniche e strumentali, ma presenze umane capaci di ascoltare e di fare contemporaneamente assistenza e terapia”.(Borgna,1991).
La persona, intesa come sistema individuale, è vista pertanto nella sua interezza di individualità, soggettività e attore sociale. Anche nell’interazione con un Servizio infatti, la persona è portatrice di una propria identità, di vissuti complessi e articolati a più livelli, comunque tra loro integrati seppure, spesso, con modalità intra-psichiche e/o inter-personali problematiche.

L’orientamento alla persona richiede pertanto, nel processo di riabilitazione, il riconoscimento ed il rispetto di questa complessità nonché la sua valorizzazione a scopi terapeutici.

L’obiettivo primario di un percorso di riabilitazione è quello di raggiungere un cambiamento. Tale cambiamento si concretizza nel raggiungimento di uno stato maggiore di benessere personale,non inteso necessariamente come risoluzione totale e definitiva dei problemi presentati,ma come acquisizione e attivazione di risorse,di strumenti necessari per affrontare problematiche passate,presenti o future.

Ogni percorso terapeutico ha come obiettivo quello di rendere il paziente in grado di attuare una profonda riflessione di se,attraverso la rinnovata capacità di mettersi in discussione al fine di raggiungere una più completa consapevolezza di se.

Nelle comunità terapeutiche così come in altre realtà sociali garantire un percorso di riabilitazione creato ad hoc per ogni singolo paziente, permette di raggiungere con maggiore successo gli obiettivi terapeutici riabilitativi descritti, migliorando così la qualità di vita dei pazienti e delle famiglie coinvolte.

“Riabilitiamo ogni singola sfumatura dell’essere per arrivare ad una completa percezione di noi stessi”.

Dott.ssa Francesca Tornatola

Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica

01/11/2012

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale

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