Cammino Santiago

IL CAMMINO SOSPESO

Santiago
Santiago

“Pellegrino interrompi il tuo Cammino e torna a casa”. Questo l’invito rivolto alcune settimane fa dalle autorità spagnole ai numerosi pellegrini diretti a Santiago de Compostela. Ci troviamo di fronte a una situazione senza precedenti e dobbiamo tutti, ognuno a modo suo, prendere le misure necessarie per limitare la diffusione del virus covid-19. Il Cammino di Santiago, in linea con le decisioni prese dalle autorità di tutto il mondo, è di fatto chiuso. Inaugurato nell’anno 813 dal Re delle Asturie Alfonso II “il casto”, pur avendo vissuto momenti difficili a causa di avvenimenti storici e religiosi, il pellegrinaggio non si era mai veramente interrotto. L’unico dato negativo risale al 25 luglio del 1867 quando arrivarono solo quaranta pellegrini nella città di Compostela.
Il distanziamento sociale necessario oggi per superare questo periodo di sofferenza globale, ha molto in comune con le motivazioni che convincono ogni anno migliaia di persone a spogliarsi della quotidianità per indossare le vesti del pellegrino. Durante il cammino viene stravolto il senso della vita di ogni viandante, non esistono classi sociali e neppure etichette. La percezione della realtà è diversa ed aumenta la propensione alla solidarietà perché l’aiuto dato oggi può essere prezioso riceverlo domani. Ci si sente piccoli in una vita piccola. Proprio la sensazione che prova ciascuno di noi in questo momento di quarantena globale.
Se è giusta l’affermazione dello scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe, che “la coscienza dell’Europa è nata pellegrinando”, molti governanti europei di oggi, poco propensi alla solidarietà, dovrebbero prendere in prestito il significato della locuzione latina COR UNUM et ANIMA UNA cui i pellegrini diretti al sepolcro dell’apostolo Giacomo hanno fatto riferimento per oltre un millennio. Immagine per articolo
Gli effetti di questa situazione stanno avendo un impatto negativo in tutti gli aspetti della vita sociale ed economica di molti Paesi. Il Cammino non fa eccezione. Questo però è il momento del buon senso. Ci vorranno mesi prima che i pellegrini possano tornare a percorrere le lunghe autostrade verdi e molte cose dovranno necessariamente cambiare, a partire dalla lista delle cose da mettere nello zaino che dovrà includere mascherine e guanti. Le numerose strutture ricettive dislocate lungo la rete di percorsi che conducono a Santiago dovranno tenere conto della distanza personale richiesta, mettendo in pratica misure speciali che hanno lo scopo di limitare il più possibile interazioni e contatti. Una cosa è certa, il Cammino resta lì ad aspettarci, con i suoi paesaggi meravigliosi e una infinità di paesini autentici che sarebbero scomparsi senza le entrate garantite dai viandanti. Sarà lì a ricordare ai viaggiatori di trovarsi sulle orme di un passato illustre, capace come sempre di alleviare a chi lo percorre le preoccupazioni del mondo moderno. Nel frattempo sorella Rete, può essere d’aiuto per tutte le persone che condividono l’interesse verso il pellegrinaggio: per quelli che hanno un semplice interesse verso qualcosa di nuovo, in cerca di informazioni, e per i tanti pellegrini desiderosi di continuare il Cammino dal punto di vista mentale, dopo aver concluso quello fisico. Tutto sommato il disagio causato dalla pandemia può trasformarsi in una opportunità per approfondire il tema Jacobeo. Questa emergenza sanitaria ha messo in risalto la necessità di riscoprire quella “Coscienza Europea” citata da Ghoete, aprendo ad una seria riflessione sulle priorità della società odierna. Sicuramente riusciremo a superare questo momento di estrema fragilità grazie alla Generosità, alla Solidarietà ed al Sacrificio dei tanti operatori sanitari e di tutte le persone impegnate in prima linea in questa guerra contro il nemico invisibile. Valori questi, che rappresentano da sempre il Cammino di Santiago.
Buen Camino!

01/05/2020

foto mantello
Cav. Valentino Pisegna
Commendatore per l’Italia Orden del Camino de Santiago www.ordendelcaminodesantiago.es

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Di Atlasorbis

Redazione Nazionale